Come il virus ha riempito le nostre conversazioni online
Un anno di Covid è per sempre. Dal 2020 in poi ogni fenomeno andrà guardato attraverso una linea di demarcazione netta: a.C. (avanti Covid) e d.C. (dopo Covid). La pandemia ha radicalmente cambiato le nostre abitudini, modificato i nostri rapporti e il modo di viverli ma soprattutto ha invaso le nostre conversazioni. Anche quelle online. In un anno sui social si è citato il tema Covid per 53 milioni di volte e hanno circolato oltre 7 milioni di immagini e 2 milioni di video, per un totale di circa 130 milioni tra commenti, likes e share.
È stato un susseguirsi di emozioni contrastanti, dalla paura alla speranza, dalla solidarietà alla rabbia. Media, analisti, virologi, improvvisati esperti, negazionisti del partito “non ce n’è Coviddi” e semplici spettatori hanno animato le discussioni social con un livello di coinvolgimento che è andato di pari passo ai cambi di fase. La prima, quella del timore, dell’incomprensione e della fiducia nelle istituzioni ha raccolto il 40% dei volumi di discussione nonostante abbia avuto la durata più breve (73 giorni). Tra canzoni dai balconi, arcobaleni ottimisti, videochiamate, file fuori dai supermercati e bare trasportate sui carri militari, gli italiani hanno avuto il tempo di citare il tema COVID sui social per una media di 293 mila volte al giorno, come dire 203 volte al minuto.